Seminari, proiezioni di film e documentari, conferenze, mostra di disegni originali, testimonianze e laboratori, progetti per scolari e studenti
Gianni Rodari è oggi forse il più popolare scrittore italiano per ragazzi nel mondo, tanto che alcuni suoi libri sono stati tradotti in cinquanta lingue. Da giovane è stato maestro, poi il giornalismo è diventato il suo mestiere. Ha ricevuto il prestigioso riconoscimento internazionale, il premio Andersen, che sottolinea la originalità e il senso della poesia che animano le sue storie.
Gianni Rodari è stato bambino sulle rive del Lago D’Orta, a Omegna, città alla quale rimarrà sempre molto legato anche dopo il trasferimento a Roma. Celebre è il suo racconto “C’era due volte il Barone Lamberto”, ambientato sull’isola di S. Giulio.
Gianni Rodari ha offerto ai maestri la Grammatica della Fantasia…una eccezionale raccolta di riflessioni, suggestioni, indicazioni per garantire all’imaginazione un posto a pieno titolo nel panorama della didattica.
Il processo creativo è insito nella natura umana, con tutto quel che ne consegue di felicità di esprimersi e di giocare con la fantasia. Grandi Maestri del segno, come Munari, Altan, Luzzati e Maulini hanno animato i suoi personaggi interpretando le ironie dell’autore.
Teatro e cinema hanno trovato nelle pagine di Rodari personaggi curiosi e hanno ospitato in diretta i suoi incontri con i bambini. I suoi schemi narrativi, i suoi modi di leggere avvenimenti e uomini, insegnano ai bambini ad avvicinarsi in modo autonomo, critico e comprensibile anche ai fatti del mondo più complessi.
BIOGRAFIA
https://it.wikipedia.org/wiki/Gianni_Rodari
Gianni Rodari, all'anagrafe Giovanni Rodari (Omegna, 23 ottobre 1920 – Roma, 14 aprile 1980), è stato uno scrittore, pedagogista, giornalista e poeta italiano, specializzato in letteratura per l'infanzia e tradotto in molte lingue. Unico vincitore italiano del prestigioso Premio Hans Christian Andersen nel 1970 fu uno fra i maggiori interpreti del tema "fantastico" nonché, grazie alla Grammatica della fantasia del 1973, sua opera principale, uno fra i principali teorici dell'arte di inventare storie.
Gianni Rodari nacque il 23 ottobre 1920 a Omegna, sul lago d'Orta, da Giuseppe Rodari, fornaio che possedeva il negozio in via Mazzini, via principale di Omegna, sposato in seconde nozze con Maddalena Aricocchi, commessa nella bottega paterna. Oggi sulla parete della sua casa natale che dà sulla strada c'è una targa che lo ricorda. Poiché i genitori stavano in negozio venne seguito nel corso della sua infanzia da una balia di Pettenasco. A Omegna frequentò le prime quattro classi elementari ma poi, in seguito alla morte del padre per broncopolmonite (nel 1929), si trasferì a Gavirate in provincia di Varese, paese natale della madre, a nove anni, con il fratello Cesare (1921-1982).
In seguito la madre cedette l'attività del marito al fratellastro di Gianni, Mario (1908-1966), nato dalle prime nozze del padre. Nel 1931 la madre lo fece entrare nel seminario cattolico di San Pietro Martire di Seveso in provincia di Milano, ma comprese ben presto che non era la strada giusta per il figlio e nel 1934 lo iscrisse alle magistrali. Erano anche anni di passione musicale, Rodari prendeva lezioni di violino. Con alcuni amici formò un trio e cominciò a suonare nelle osterie e nei cortili della zona, ma la madre non lo incoraggiò.
Nel 1937 Rodari si diplomò come maestro presso Gavirate. Nel 1938 fece il precettore a Sesto Calende, presso una famiglia di ebrei tedeschi fuggiti dalla Germania. Nel 1939 si iscrisse alla Facoltà di Lingue dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, abbandonando però i corsi dopo pochi esami. Insegnò in seguito a Brusimpiano, Ranco e Cardana di Besozzo. Come egli stesso disse, la sua scuola non fu grandiosa a causa della sua giovane età, tuttavia si rese conto che fu una scuola divertente dove i bambini utilizzavano la fantasia addirittura per aiutarlo a correggere le sue stesse opere: questa, insieme a molte altre, fu una delle caratteristiche basilari di Rodari, che lo faranno sempre riconoscere per la sua originalità.
Durante la Seconda guerra mondiale venne esonerato dal servizio militare a causa della salute cagionevole. Intanto vinse il concorso per maestro e insegnò come supplente a Uboldo. Nel dicembre del 1943 venne richiamato alle armi dalla Repubblica Sociale Italiana e assegnato all'ospedale milanese di Baggio. Traumatizzato dalla perdita dei suoi due migliori amici (Nino Bianchi, morto nel naufragio della nave Calipso nel Mediterraneo all'inizio della guerra, e Amedeo Marvelli, deceduto durante la campagna di Russia) e dall'internamento del fratello presso un campo di concentramento nazista in Germania, prese contatti con la Resistenza lombarda, gettò l'uniforme ed entrò in clandestinità; quindi si avvicinò al Partito Comunista Italiano, a cui si iscrisse il 1º maggio 1944.
Dopo la Liberazione del 25 aprile 1945 iniziò la carriera giornalistica in Lombardia, dapprima con il giornaletto ciclostilato Cinque punte, poi dirigendo L'Ordine Nuovo, periodico della Federazione Comunista di Varese. Nel frattempo pubblicò alcune trascrizioni di leggende popolari e dei racconti anche con lo pseudonimo di Francesco Aricocchi. Nel 1947, approdò a L'Unità di Milano, su cui, due anni dopo, iniziò a curare la rubrica La domenica dei piccoli.
Nel 1950 lasciò Milano per Roma, dove fondò e diresse, con Dina Rinaldi, il giornale per ragazzi Pioniere (settimanale dell'API, Associazione Pionieri d'Italia), con cui collaborò per una decina d'anni, fino alla cessazione della pubblicazione. In tale periodo fondò il campeggio estivo dei Pionieri, con sede prima a Sestola (Modena) e poi a Castelluccio di Porretta Terme (Bologna).
In piena guerra fredda, nel 1951, dopo la pubblicazione del suo primo libro pedagogico Il manuale del Pioniere, venne scomunicato dal Vaticano, che lo definì "ex-seminarista cristiano diventato diabolico". Per tale motivo le parrocchie bruciavano nei cortili il Pioniere e i libri di Gianni Rodari[2]. Il 25 aprile 1953 sposò la modenese Maria Teresa Ferretti, segretaria del Gruppo Parlamentare del Fronte Democratico Popolare (da cui avrà la figlia Paola nel 1957) e il 13 dicembre dello stesso anno fondò Avanguardia, giornale nazionale della FGCI, Federazione Giovanile Comunista Italiana. Chiusa l'esperienza nel 1956, tornò, chiamato da Pietro Ingrao all'Unità (da settembre 1956 a dicembre 1958).
Dal 1954, per una quindicina di anni, collaborò anche a numerose altre pubblicazioni: scrisse articoli su quotidiani e periodici; curò libri e rubriche per ragazzi. Tuttavia entrò nell'Albo dei giornalisti solo nel 1957. Dal primo dicembre 1958 passò a Paese Seracome inviato speciale e nello stesso periodo iniziò a collaborare con Rai e BBC, come autore del programma televisivo per l'infanzia Giocagiò. Dal 1966 al 1969 Rodari non pubblicò libri, limitandosi a una intensa attività di collaborazioni per quanto riguarda il lavoro con i bambini. È questo un periodo molto duro per lui soprattutto a causa delle sue condizioni fisiche e della gran mole di lavoro.
Nel 1968, stanco di Paese Sera pensò di accettare l'offerta di Giulio Einaudi Editore, che con Editori Riuniti pubblicava allora i suoi libri, e di trasferirsi a Torino, ma aveva da poco traslocato nel quartiere Gianicolense in attesa di andare a vivere in una nuova casa a Manziana, e poiché la moglie lavorava e non volevano creare traumi di trasferimento nella figlia in età scolare, rimase a Roma. Dopo la morte di Ada Gobetti, assunse la direzione del Giornale dei genitori (incarico che tenne fino all'inizio del 1977[3]). Nel 1970 vinse il Premio Hans Christian Andersen.
Nel 1973 uscì il suo capolavoro pedagogico: Grammatica della Fantasia; introduzione all'arte di inventare storie, saggio indirizzato a insegnanti, genitori e animatori nonché frutto di anni di lavoro passati a relazionarsi con il campo della "fantastica". Con il celebre pseudonimo di "Benelux", teneva su Paese Sera una rubrica-corsivo quotidiana molto seguita. Si recò più volte in Unione Sovietica, dove i suoi libri erano diffusi in tutte le scuole delle repubbliche. Intraprese viaggi anche in Cina e in Bulgaria.
Fino all'inizio del 1980 continuò le sue collaborazioni giornalistiche e partecipò a molte conferenze e incontri nelle scuole italiane, con insegnanti, genitori, alunni, gruppi teatrali per ragazzi. Suoi testi pacifisti sono stati musicati da Sergio Endrigo e da altri cantautori italiani. Il 10 aprile 1980 si fece ricoverare in clinica a Roma, per farsi operare alla gamba sinistra, data l'occlusione di una vena; morì quattro giorni dopo, il 14 aprile, per collasso cardiaco. Aveva 59 anni. Le sue spoglie sono sepolte nel cimitero del Verano.
Gianni Rodari, scrittore e giornalista famoso per la sua fantasia e originalità, attraverso racconti, filastrocche e poesie, divenute in molti casi classici per ragazzi, ha contribuito a rinnovare profondamente la letteratura per ragazzi. Tra le sue opere maggiori si ricordano Filastrocche in cielo e in terra, Il libro degli errori, Favole al telefono, Il gioco dei quattro cantoni, C'era due volte il barone Lamberto.
Dal suo libro La freccia azzurra è stato tratto un omonimo film d'animazione nel 1996. Il successo raccolto dall'autore in Unione Sovietica ha portato anche in quel Paese alla realizzazione di cartoni animati tratti dalle opere di Rodari, come Cipollino (1961), recentemente tradotto e diffuso in Italia per il mercato home video, o Rassejannyj Džovanni (1969), tratto da La passeggiata di un distratto.
«È difficile fare le cose difficili: parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco. Bambini, imparate a fare le cose difficili: dare la mano al cieco, cantare per il sordo, liberare gli schiavi che si credono liberi. » |
(G. Rodari, Parole per giocare) |
Perchè Rodari a Monaco...
per Anna Conti e i vari collaboratori
Omegna, 23.10.1920 nasce Gianni Rodari
Anna Conti, originaria del novarese, promuove una rosa di proposte rivolte a scuole, istituti di cultura, organizzazioni e centri culturali.
Periodo:
PROGRAMMA SCUOLE* dal 02.03. al 28.03.2020
PROGRAMMA APERTO AL PUBBLICO** dal 08 al 17.05.2020.
Le varie attività sono rivolte all'infanzia, alle famiglie, agli studenti e agli adulti.
Proposte scuole
Lavorare nelle scuole con i testi di Rodari significa acquisire gli strumenti necessari per lavorare con le strutture dell’immaginazione, imparando così a identificare personaggi e avvenimenti. Giocando con le parole, con la mente, con le immagini e i sentimenti, si porta ogni singolo partecipante ad esplorare un mondo nuovo, ben lontano da tecnologia e digitalizzazione.
Si inventeranno, disegneranno, metteranno in scena brevi storie, personaggi e scene estrapolate dalla vasta produzione letteraria di Rodari.
Formazione per gli insegnanti:
Come materiale didattico, prima dello svolgersi del programma, si consiglia la lettura con gli studenti di:
- GELSOMINO nei paesi dei bugiardi (1958) consigliato agli scolari.
- C'ERA DUE VOLTE il Barone Lamberto (1978) consigliato agli studenti.
Non va dimenticato il testo la Grammatica della fantasia (1973), un grande saggio sull’introduzione all'arte di inventare storie.
Il programma prevede:
- Concorso pittorico/creativo per i ragazzi delle scuole (dalla 4 alla 8 classe). “Sviluppate il tema delle bugie ispirandovi al racconto di Gelsomino nel paese dei bugiardi”.
- Workshop teatrale. Ciclo di 3 incontri di 90 minuti per i licei (dalla 9 alla 11 classe di lingua italiana) a cura di Floriano Negri.
- Spettacolo teatrale di “C’era due volte il barone Lamberto” interpretato e diretto da Floriano Negri (narrazione e teatro di figura in lingua italiana).
- Una mostra di disegni e fotografie del Maestro Mauro Maulini (C’era due volte il Barone Lamberto, Gelsomino nel Paese dei bugiardi) presentata da Floriano Negri.
- Laboratori - Letture in tedesco condotti da Renate Groß. Info
Proposte aperte al pubblico
- Spettacolo di “C’era due volte il barone Lamberto” interpretato da Floriano Negri (narrazione e teatro di figura in italiano).
- Spettacolo dei ragazzi dei licei, al termine del workshop teatrale condotto da floriano Negri
- Forum/conferenza “Fondamenti di pedagogia rodariana” - creatività.
- Mostra di disegni e fotografie del Maestro Mauro Maulini (C’era due volte il Barone Lamberto, Gelsomino nel Paese dei bugiardi,…).
- Proiezione di film “Freccia azzurra” e documentari vari.
- Festival della letteratura – Il Fest di Elisabetta Cavani.
- Tavola rotonda con i testi di Rodari tradotti nelle diverse lingue e i madrelingua.
Il programma di INGOLSTADT 2020
In occasione del centenario di Gianni Rodari, scrittore di libri per bambini, pedagogista, giornalista e poeta italiano, l'associazione culturale italiana Spazio Italia Ingolstadt, in collaborazione con ASSCIT Norimberga, Comites, Ital Club, Stadbücherei Ingolstadt, Montessori Schule Ingolstadt, organizza una serie di eventi nella città di Ingolstadt:
-Sabato 07 marzo 2020 dalle 10.30 alle 13:00, un evento speciale per bambini si svolgerà nella biblioteca comunale di Ingolstadt Hallstr. 2. Il libro illustrato “Cipollino” verrà letto in italiano e tedesco e le immagini saranno proiettate su uno schermo. A seguire ci sarà un laboratorio di disegno in cui i bambini potranno dipingere la propria immagine sotto la guida professionale della illustratrice Manuela Santini. Laboratorio in lingua italiana e tedesca. L'evento è rivolto ai bambini a partire da 5/6 anni.
-Sabato 14 marzo 2020 dalle 10.30 alle 13.00. Costruzione di un burattino di carta per bambini dai 6 anni. Ci divertiremo a costruire con la carta le figure ed in personaggi delle storie di Gianni Rodari. A cura di Natale Panaro. Il laboratorio di Natale “NAT” Panaro è una carrellata di ricordi e di esperienze professionali, l’incrocio di teatro, carta, pennarelli, marionette, cuoio, fatica e creatività. Storie, aneddoti, frammenti di memoria, si intersecano a momenti di manualità, esperienza diretta di ritaglio, piegatura, disegno.
Il numero di partecipanti ad entrambe gli eventi è limitato, è necessaria una registrazione gratuita sul sito spazio@spazioitaliaingolstadt.de
- Tra gennaio e marzo: Concorso pittorico/creativo per i ragazzi delle scuole (dalla 4^ alla 8° classe). In collaborazione con gli insegnanti delle scuole coinvolte, si svilupperà il tema delle bugie ispirandosi al racconto di “Gelsomino nel paese dei bugiardi”. Verranno offerti ai primi TRE CLASSIFICATI (tra Monaco e Ingolstadt), suddivisi per fascia di età, un soggiorno di 3 notti + prima colazione, sul Lago D'Orta da utilizzare da giugno a fine 2020. I disegni dei bambini verranno poi esposti da maggio ad Ingolstadt.
Il programma di MONACO DI BAVIERA 2020
Giovedi 12 marzo
FRAUENHOFER Teatro
Frauenhoferstr.9 - Monaco
SOTT´ ACQUA
in collaborazione con Morgen eV, TUM, associazione la finestra sul lago, CNR
SCIENZA
in collaborazione con Università tecnica di Monaco e Centro nazionale di ricerca.
L´ambiente del Lago d´Orta: dal liming alle cozze di lago.
PROIEZIONE
"il ragionier pesce del Cusio" - disegni di Mauro Maulini
TEATRO
SOTT´ ACQUA di Domenico Brioschi e Adriana Zamboni, in collaborazione con l'Associazione La Finestra sul Lago.
Spettacolo teatrale - narrazione.
Assistente di produzione Domitilla Bonuccelli
SABATO 7 e 14 marzo
CARITAS
Lämmerstr.3 - Monaco
LABORATORI APERTI AL PUBBLICO
in collaborazione con Caritas.
Ospiti
MANUELA SANTINI il 7.3
e
NATALE PANARO il 14.3
dalle ore 16 alle ore 18.
Assistente di produzione Domitilla Bonuccelli
Gradita prenotazione: info@annaconti.com
Contributo: di 5€ a partecipante
.
MAGGIO
in mostra nelle varie scuole aderenti al concorsi pittorico, i disegni realizzati dagli scolari a tema "Gelsomino, nel paese dei bugiardi"
Premi SCUOLE concorso pittorico
SOGGIORNO SUL LAGO D'ORTA
per i primi TRE classificati e relative famiglie.
In esposizione in Italia una parte dei disegni dei partecipanti del concorso.
LITERATURHAUS
GIANNI RODARI E LA SUA TERRA
A presentare il Lago D'Orta l'autrice Laura Pariani che insieme a Nicola Fantini vi conducono sulle tracce di Rodari, passando attraverso vari paesi in cui i suoi libri sono stati tradotti.
In collaborazione con Istituto Italiano di Cultura, MIS Foundation Starnberg, Morgen eV
Sabato 9 maggio
Università LMU
Seminario sulla pedagogia, formazione e letteratura rodariana
In collaborazione con la facoltà di italianistica
Domenica 10 maggio
ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA
GIANNI RODARI IN MUSICA!
Inaugurazione della mostra del maestro Maulini, contributi del Teatro delle Marionette Colla, letture...a tema "Gelsomino nel paese dei bugiardi".
I bambini del coro I PICCOLI MUSICI cantano Rodari!
In collaborazione con Istituto Italiano di Cultura, Forum Italia, scuola Leonardo Da Vinci.
Giovedi 14 maggio
CARITAS
LA STRADA CHE NON ANDAVA IN NESSUN POSTO...
Inaugurazione della mostra del maestro Mauro Maulini "C'era due volte il Barone Lamberto". In scena il Parco della fantasia di Omegna, i racconti di Lino Cerutti amico di Rodari e Anna Lavatelli che presenta gli illustratori di Rodari.
In collaborazione con Akademie der Nationen, Morgen eV
Domenica 17 maggio
GASTEIG - Kleiner Konzertsaal
Piece teatrale in lingua italiana
"C'era due volte il Barone Lamberto"
Regia di Floriano Negri
In collaborazione con le scuole e ProgettoQuindici e.V.
Il FEST maggio 2020
a cura di Elisabetta CAVANI
Elisabetta Cavani è arrivata in Germania nel 1983, dopo gli studi di Germanistica all’Università di Bologna, con una borsa di studio del DAAD. Appassionata di libri da sempre, nel 1986 si è iscritta al corso postlaurea Buchwissenschaft alla LMU di Monaco di Baviera, ha insegnato italiano alla VHS e all’università di Augsburg, ed ha tradotto per case editrici italiane e tedesche. Dal 1990 è proprietaria della libreria italiana ItalLIBRI, e in questo ruolo di mediatrice della cultura italiana ha organizzato nel corso degli anni incontri con autori, pomeriggi con bambini, anche in collaborazione con istituzioni tedesche ed italiane. Da questa passione è nata l’idea di organizzare un festival di letteratura italiana a Monaco di Baviera: ILfest - Italienisches Literaturfestival avrà luogo per la prima volta in maggio 2019. Sono previsti una decina di incontri con autori di letteratura, saggistica e libri per bambini, presentazioni e workshop per bambini di diverse età.
ILfest - Unico festival dedicato alla letteratura italiana in Germania, la prima edizione di ILfest - Italienisches Literaturfestival vuole offrire attraverso una decina di incontri con autori di narrativa, saggistica e libri per bambini una vetrina dell’ultima produzione letteraria italiana in senso lato, della sua vivacità e varietà. Sono previsti appuntamenti per i bambini, rivolti a diverse età, un panel di editor sui rapporti tra editoria italiana e tedesca, e uno sulla traduzione nelle rispettive lingue. Accompagnano le giornate una mostra di fotografie di scrittori italiani del ‘900 ed la proiezione di un film in conclusione del Festival.
ILfest - Italienisches Literaturfestival 2019 è organizzato da ItalLIBRI, Istituto Italiano di Cultura e Pasinger Fabrik. Per singole presentazioni sono coinvolte altre realtà culturali di Monaco – Institut für Italienische Philologie, LMU; Lyrik Kabinett -, nonché case editrici tedesche nel caso l’autore sia giá tradotto. Le attività per i bambini sono organizzate insieme a Kultur- und Spielraum e.V. della città di Monaco.
ILfest - presenterà all’insegna di ‚Rodari 2020‘ nel maggio 2020 autori le cui opere girano intorno ai temi dell’infanzia, educazione, creatività.
www.itallibri.de
Dalle illustrazioni del CIPOLLINO di Manuela Santini
a Natale Panaro e i suoi pupazzetti di carta
Workshop a marzo 2020 a Monaco e Ingolstadt
Manuela Santini lavorerà insieme ai ragazzi delle scuole, alla realizzazione dei personaggi animati del celeberrimo CIPOLLINO. Le sue immagini sono state riprodotte in diverse pubblicazioni internazionali.
Maestro Mauro Maulini
Mostra di disegni e fotografie di Maestro Mauro
Pittore, scultore, incisore
Nativo di quel Lago D’Orta che è scenario del più intenso e geniale racconto rodariano, “C’era due volte il barone Lamberto”, Maulini ha compiuto gli studi artistici a Milano, conclusi coi corsi di figura dell’Academia di Brera. Il suo dialogo con Gianni Rodari viene da lontano: iniziato negli anni settanta, lo ha condotto a realizzare per il teatro milanese di Gianni e Cosetta Colla la scenografia di “Gelsomino nel paese dei bugiardi” e “C’era due volte il barone Lamberto”. Nel 2001 ha curato ad Omegna la progettazione e l’arredo artistico del Parco della Fantasia, realizzando le sculture e gli arcobaleni girevoli. Ha collaborato a diverse iniziative rodariane organizzate in Italia. Dal 1966 ha esposto la sua arte in occasione di numerose manifestazioni.
GRAZIE A TUTTI VOI!
https://www.facebook.com/annacontievent
Grafica: www.orestesabadin.it